Kali Jones nasce in Canada nel 1970. La sua formazione artistica inizia in Francia con il pittore Paul Courtin che le insegna l'osservazione della materia, della vita e della palpitazione delle cose, e l'arte di dare forma a tali visioni, intuitivamente.
Il suo lavoro interagisce e approfondisce forme fotografiche, disegni, collage, istallazioni video/audio e performance art.
L'interesse verso le culture diverse la spinge a viaggiare nel mondo: Asia, Medio Oriente, America.
Progetti:
Assieme al poeta Adonis e l'artista Maurizio Ruggiano, ha creato La Certezza dell'Ombra, una video-istallazione ispirata alla Caverna di Platone e concetti sufi della trasformazione addentrandosi sugli interrogativi fondamentali della natura della percezione.
How Deep is the Ocean? una installazione dove la sua rielaborazione del rapporto fra memoria e forma, genera corpi di carta, sculture materializzanti private memorie di violenza.
Nel contesto di Earth Day 2016, ha curato insieme al botanico Manlio Speciale e lavorato come artista su Linguaggi Verdi, una serie di installazioni e performance site-specific nell'orto Botanico di Palermo. Interazioni Sonore - installazione interattiva creata insieme a Maurizio Ruggiano creava un microcosmo sonoro, un giungla improvvisata tra voci del pubblico e suoni amplificati dell'Orto stesso.
The Island of the Color Blind è stata una collaborazione con Maurizio Ruggiano, Marta Romaszkan, Clelia Bartoli e Minori non accompagnati che studiavano al CPIA di Palermo. Ha coinvolto un seminario sul movimento del corpo che dove si studiava la forma e la crescita delle piante, che è stato poi documentato dai giovani in fotografie e disegni. Maurizio ha creato un'animazione dal progetto.
Nel 2018, ispirato al N-ICE Cello di Giovanni Sollima, l'artista ha creato una partitura visiva immaginaria e un'installazione di disegni e fotografie basati sulla natura trasformativa dell'acqua, sul riscaldamento globale e il nostro rapporto con questo elemento a livello macro e micro.
Isole, un'installazione che prende la forma di una balena gigante, incorporando fotografie e disegni di migrazioni di uccelli, di esseri umani e della trasformazione dell'acqua in varie forme- il movimento tracciati con aerei spia e drone nel desiderio umano di controllare i confini.
Kali Jones sta attualmente elaborando "We are such stuff as dreams are made on", una video performance "work in progress" che è stata presentata per la prima volta al MACRO di Roma nel novembre 2019. L'installazione che prevede anche musica registrata e voce dal vivo attinge ai ricordi, ai video e alle fotografie personali dell'artista, per esplorare la natura invisibile e visibile della nostra esistenza, la natura mutevole delle nostre identità. Si tratta essenzialmente di come l'individuo è collegato all'intera creazione e paragona il ricordo della nostra vita a una serie di esperienze e sensazioni oniriche. Il lavoro è anche una collaborazione con la Bio media artista di Montreal Gunes Hélène Isitan.
Pezzi di corpo in pezzi 2021- un lavoro fotografato nel Cretto di Burri a Gibellina sull'essere caleidoscopico.